I miracoli - Santa Maria Cristina Brando

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I miracoli

NELLE FILIPPINE IL MIRACOLO

Uno dei più noti miracoli ottenuti per intercessione di Santa Maria Cristina Brando, ricordiamo quello della signora Federica de al Fuente, scampata ad un'affezione polmonare mortale, nota agli addetti col nome di "Granulomatosi di Wegener" a localizzazione polmonare bilaterale, di vasta estensione con notevole attività evolutiva e con  grandi complicanze; la prognosi era negativa quoad vitam.
Ricostruiamo i fatti: Federica soffre di episodici attacchi di asma bronchiale, che, nel giro di poco tempo, degenerano in più seri problemi pleurici; in maniera repentina la giovane donna si trova al cospetto di una morte imminente! Fanno seguito diversi interventi, le cure sono intense ed invasive ma il male evolve, non c'è  più spazio per la speranza, eppure qualcosa cambia li corso degli eventi: gradualmente  Federica passa dalla morte alla vita, dalla disperazione alla gioia. Il male terribile regredisce  senza una spiegazione plausibile; le cure, sospese dalla stessa inferma poiché incapace di  tollerare fastidi indicibili ed improduttivi, si rivelano realmente superflue. In una notte di sofferenza, una delle ultime forse, Federica implora Madre Maria Cristina  Brando, da lei conosciuta tramite le suore operanti nelle Filippine: la sua sorte muta nel giro  di poco tempo, gli esiti di esami svariati e profondi rivelano un costante miglioramento, che,  nel volgere di pochi giorni, si trasforma in vera e propria guarigione: Federica torna alla vita!  Lei, ch'era diventata scettica nei confronti della scienza medica, aveva saputo abbandonarsi  a "questa donna" sconosciuta, che da una terra lontana le portava al forza della fede, di una  fede senza mezzi termini, capace di farle dire: sono nelle tue mani. Frase che ripeté anche uno dei medici nel corso di un intervento assai critico, che stava per  risolversi nel peggiore dei modi. Federica aveva incontrato nella sua vita, calvario di morte  e resurrezione, Madre Maria Cristina. Ed è miracolo, quello che chiude li processo di beatificazione. L'evento straordinario, che ha fatto discutere e contrapporre, in più consulte, medici e  teologi, che ha visto i primi chinarsi al cospetto dell'inspiegabile e parlare di Dio, è dunque  proprio quello che ha avuto per protagonista l'hostess delle linee aeree filippine e per  mediatrice suor Loredana, latrice di un'immaginetta, è li caso di dire "miracolosa", della  Venerabile Maria Cristina Brando.  Il 2 ottobre 2001 si chiudeva li congresso relativo al riconoscimento del "fatto umanamente  inspiegabile". Giovanni Paolo II, accogliendo e confermando i voti della Congregazione delle  Cause dei Santi, li 20 dicembre 2001 approvava li Decreto sul miracolo, aprendo così la strada alla beatificazione
PASQUALINO, IL MIRACOLO PIU' BELLO

I medici avevano detto che Maria Angela Di Mauro non poteva avere figli, in quanto affetta  da una disfunzione delle tube che impedisce all'ovulo fecondato di impiantarsi nell'utero.  Ma per intercessione della fondatrice delle suore Vittime espiatrici di Gesù Sacramentato,  divenne mamma.  «Ho detto no alla fecondazione artificiale. E sono rimasta incinta in modo naturale».  Pasqualino è il figlio del miracolo. Questo bimbo biondo di 10 anni non sarebbe mai dovuto  nascere. Almeno secondo la scienza. La mamma non avrebbe mai potuto portare a termine  una gravidanza. «Non posso, in realtà, ancora oggi», precisa la donna, che vive ad Amorosi,  in provincia di Benevento. «Per questo è stato riconosciuto il miracolo. Che ho chiesto a  Dio, per intercessione di suor Maria Cristina Brando».  E se adesso Pasqualino ride e gioca con i suoi coetanei, il merito è anche di quel «no» detto  con convinzione da una donna che scelse di accettare la volontà di Dio: «Fu difficile, per me  e mio marito. Ma capimmo che la provetta non poteva essere la soluzione. Che ne sarebbe  stato degli embrioni creati e che non sarebbero stati impiantati? Anche loro erano figli: non  avremmo potuto eliminarli. Così decisi di affidarmi al Signore e pregai suor Maria Cristina  perché intercedesse per me». La fondatrice delle suore Vittime espiatrici di Gesù Sacramentato l’ha esaudì: e per questo miracolo fu canonizzata il 17 maggio a Roma, e  Pasqualino era in prima fila alla celebrazione in piazza San Pietro presieduta da papa  Francesco.
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